La potatura in autunno

La potatura in autunno viene svolta solitamente in un periodo di tempo che inizia a settembre e si ferma a novembre. Sebbene potare una pianta sia ritenuta da molti un’attività semplice, è importante che le potature vengano eseguite con la giusta tecnica e nel periodo di tempo indicato. Ciò permette agli alberi di reagire senza complicazioni.
Detto questo, è bene sapere che la potatura in autunno è altamente consigliata. Molte piante infatti  in questo periodo dell’anno sono in una fase di riposo vegetativo, durante la quale riescono ad affrontare l’intervento di potatura in maniera più efficace.

Che cosa si pota in autunno

Vi sono varie tipologie di piante e arbusti che è meglio potare in autunno. Tra questi gli alberi a foglia caduca, arbusti sempreverdi e conifere.
Nello specifico, tra le conifere tuia, cedro (sia il cedrus atlantica che il cedrus deodara), ginepro, tasso, cipresso, abete e chamaecyparis necessitano di un intervento proprio in questo momento. Grazie alla potatura, la loro chioma risulterà maggiormente compatta. Si avranno anche minori probabilità che questa possa rovinarsi durante l’inverno, sia con la neve che con il gelo.
Nel caso degli alberi a foglia caduca, è necessario potare la quercia, il tiglio, la betulla, il salice, il pioppo, il ginko, l’acero, l’ontano, il liquidambar, il frassino ed il faggio. Questi ultimi solitamente vengono potati durante l’autunno a cadenza triennale o biennale, ma solo nel momento in cui gli alberi non hanno più foglie.
Infine, è necessario potare gli arbusti sempreverdi, i quali vengono solitamente coltivati sia nelle siepi che singolarmente. L’intervento aiuterà la pianta a rafforzarsi e resistere meglio alle basse temperature dell’inverno.

Nel caso in cui invece si stia pensando di potare le siepi, è preferibile desistere nel caso di soggetti giovani (di circa tre o quattro anni) di alloro, fotinia, cipresso, bosso, lauroceraso. Ad ogni età dell’arbusto è preferibile una potatura primaverile ma è possibile fare un’eccezione nel caso in cui abbiano già superato i quattro anni di vita.

Che cosa non si deve potare in autunno

Vi sono alcune piante e alberi che invece non devono essere mai potate in autunno: rosmarino, timo, salvia, santolina e lavanda. Anche le ortensie, così come le sempreverdi del mediterraneo potrebbero non sopportare questo intervento in concomitanza con il calo delle temperature.

L’importanza della scelta del vaso giusto

Infine, per poter garantire una crescita massima della propria pianta e del suo splendore, è necessario fare attenzione alla tipologia di contenitore in cui vengono poste quando si tratta di piante da vaso. Contrariamente a quanto si possa pensare, ogni tipo di vaso è differente non solo quanto a dimensioni ma anche per ulteriori fattori. Il materiale ad esempio è determinante per assicurare una crescita serena alla propria pianta.

I vasi in terracotta della linea Abruzzo Vasi, ad esempio sono perfetti per le piante che temono gli sbalzi di temperatura ed i ristagni d’acqua. La porosità della materia prima garantisce infatti buoni livelli di traspirabilità mantenendo il terreno sempre fresco e ben drenato.

I vasi in plastica invece sono i più indicati per le piante che hanno bisogno di molta acqua e un terreno costantemente umido per crescere sane. La linea Vasar, in questo caso, con la sua molteplicità di modelli e colori, sarà certamente la proposta ideale per abbellire gli angoli verdi di ogni stile.