Manutenzione dei vasi in terracotta: rimedi per pulirli al meglio

I vasi in terracotta sono molto utilizzati perché traspiranti, in grado di assicurare il giusto livello di umidità e di proteggere le piante. Con il passare del tempo, tuttavia, questi recipienti tendono a subire dei cambiamenti estetici e a presentare anche una patina bianca sulla superficie esterna.
In questo caso non bisogna buttare via i vasi in terracotta ma pulirli adeguatamente per farli tornare come nuovi. Vediamo, qui di seguito, come fare.

Pulizia dei vasi in terracotta: aspetti generali

Pulire periodicamente i vasi in terracotta è molto importante al fine di evitare la formazione di germi, batteri, funghi e muffe che compromettono la crescita a la salute delle piante.

Quando si notano macchie, aloni e striature sui vasi in coccio bisogna quindi armarsi di pazienza e iniziare specifici trattamenti sulla superficie interna ed esterna.

Per prima cosa è bene sapere che la patina bianca calcarea viene chiamata salnitro e non è altro che il nitrato di potassio, ovvero un sale di potassio, la cui formazione dipende dall’acqua usata per innaffiare, dai fertilizzanti e dagli agenti atmosferici.

Il salnitro, che a volte si riassorbe e altre resta permanente, non compromette la qualità e l’integrità del vaso, ma sicuramente influisce sull’estetica facendo apparire il contenitore vecchio e usurato.

Metodi di pulizia

Prima di iniziare le operazioni di pulizia dei vasi in terracotta si raccomanda di indossare guanti e mascherina per evitare il contatto con sostanze chimiche e di respirare odori sgradevoli.

Il primo step consiste nello svuotare bene il vaso e togliere ogni residuo di terriccio incrostato nel fondo e lungo i bordi.

A questo punto eliminare il salnitro non è affatto complicato perché il più delle volte basta solo utilizzare acqua calda, spazzolare la superficie per poi lasciare asciugare il vaso in pieno sole.

Quando lo sporco è ostinato, invece, occorre lasciare il vaso in terracotta in ammollo con il sapone di Marsiglia per qualche ora e strofinare con una spugna fino alla completa rimozione della patina bianca.

In alternativa si può immergere un pennello nell’acido tamponato e passarlo sull’intera superficie del vaso, spazzolare energicamente e risciacquare abbondantemente con acqua.

Ultimato il trattamento non resta che igienizzare con candeggina o alcol etilico, soluzioni che tenderanno a evaporare nel giro di qualche minuto.

Altre cose da sapere sulla pulizia dei vasi in terracotta

Non sempre il sapone di Marsiglia e l’acido tamponato offrono buoni risultati, per cui se il vaso continua a presentare tracce di salnitro sarà opportuno usare l’acido muriatico diluito con acqua.

Dopo il risciacquo e ultimata l’asciugatura il vaso in terracotta presenterà un colore omogeneo ed eventuali imperfezioni sono solo dovute alla lavorazione artigianale.

Nel momento in cui si dovessero notare crepe sulla superficie o i vasi in terracotta siano rovinati in maniera irrimediabile, allora sarà arrivato il momento di sostituirli.

Negli stabilimenti Telcom un’intera area è dedicata alla produzione e lavorazione della terracotta.

Utilizziamo l’argilla Galestro Colorobbia, l’unico impasto certificato il cui marchio è garanzia di provenienza delle argille e della loro lavorazione con metodi volti a mantenere costanti le caratteristiche fisico-chimiche e granulometriche.



Lascia un commento