Oli esausti industriali: come smaltirli nel modo giusto
- 21 Ottobre 2022
- Posted by: Redazione
- Categoria: Ambiente
Mai come oggi il tema dell’inquinamento ambientale è all’ordine del giorno: nelle agende dei governi dei vari Paesi Europei, Italia inclusa, la salvaguardia dell’ambiente è un argomento spesso presente.
Il pianeta Terra sta soffrendo e le conseguenze sono ormai evidenti a tutti: basti pensare, ad esempio, al cambiamento climatico a cui stiamo assistendo negli ultimi anni che si manifesta spesso con eventi atmosferici sempre più forti, improvvisi e pericolosi.
In un panorama del genere, la domanda sorge spontanea: cosa possono fare le grandi e piccole industrie per inquinare di meno? Il corretto smaltimento degli oli esausti è certamente una delle azioni più importanti per tutelare l’ecosistema. Infatti, se non attuato correttamente può provocare gravi danni.
Gli oli sono indispensabili in una grande varietà di processi industriali, dalla lubrificazione all’idraulica, all’isolamento ma, una volta esaurito il loro potere, essi dovranno essere smaltiti con attenzione e competenza. Non essendo una sostanza biodegradabile, in caso di sversamento nei terreni o nei corsi d’acqua, contamina le falde acquifere e devasta gli ecosistemi vicini e lontani. Il danno è ancora più ingente nel caso vengano bruciati: dalla loro combustione, si generano automaticamente diverse sostanze tossiche che, una volta inalate e respirate, sono un pericolo per la salute dell’uomo e degli animali. Per questo motivo qualsiasi scarico, deposito non idoneo e trattamento è severamente vietato per legge.
Smaltimento oli industriali esausti: la legge
Il decreto legislativo 27 gennaio 1992 n° 95 è la fonte normativa principale per la raccolta e lo smaltimento degli oli esausti industriali. Nella stessa viene specificato che tutte le imprese industriali che detengono a qualsiasi titolo una quantità superiore a 300 litri di oli usati sono obbligati a stivarli in modo da evitare qualsiasi commistione con altre sostanze o dispersione e trasferirli al Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati (CONOU) direttamente ovvero ad imprese autorizzate alla raccolta e/o alla eliminazione, comunicando al cessionario tutti i dati relativi all’origine ed ai pregressi utilizzi degli oli usati.
In questo modo l’olio esausto industriale potrà essere riciclato grazie al lavoro svolto da aziende specializzate che avviano un processo ad hoc tramite il quale l’olio esausto viene trattato, rigenerato, ripulito e reintrodotto nel mercato per essere nuovamente riutilizzato: si assiste ad una vera e propria seconda vita dell’olio esausto.
Dove raccogliere gli oli esausti industriali?
Come accennato pocanzi, gli oli esausti sono una vera e propria minaccia per il nostro pianeta in quanto, se non sono smaltiti correttamente, hanno un elevato potere inquinante per noi e per l’ambiente in generale. Telcom, azienda italiana leader nel rotational molding, attenendosi scrupolosamente a quanto dettato dalla normativa, ha realizzato la linea Oil-Tank per la raccolta degli olii usati.
I prodotti della linea Oil Tank sono destinati agli operatori specifici che debbono adeguarsi alla normativa italiana per la manipolazione, il trasporto e lo smaltimento degli olii usati. La particolare tecnologia di stampaggio impiegata nel processo di produzione permette di ottenere manufatti senza saldature. Ciò li rende infrangibili, resistenti e leggeri.
I serbatoi Oil Tank sono dotati di un indicatore di livello, di una specola di sicurezza per verificare in qualsiasi momento l’integrità del contenitore interno e di un cestello scola-filtri per un facile ed immediato accesso al prelievo delle sostanze del contenitore. Sono disponibili in tre colori ( in base al tipo di liquido che dovranno contenere) e in due diverse capacità, 250 e 500 litri.