Manutenzione e irrigazione del prato: cosa fare con l’arrivo della primavera
- 27 Aprile 2022
- Posted by: Redazione
- Categoria: Ambiente, Telcom news, Vasi e fioriere
Da metà aprile iniziano ad innalzarsi le temperature e, di conseguenza, si attenua la frequenza delle piogge. Un fattore che si ripercuote sulla manutenzione del proprio giardino e di tutte le aree verdi. In particolare, sul prato, che da questo momento in poi dovrà ricevere la giusta quantità di acqua per poter preservare vigore e bellezza.
Infatti, il manto erboso, con l’arrivo della stagione più calda ha bisogno di un maggior numero di interventi manutentivi. L’assiduità e la precisione con cui questi verranno realizzati permetterà di avere un prato sempre brillante, su cui passare piacevoli serate in compagnia e pomeriggi all’aria aperta.
Tra le prime necessità c’è quella di controllare la quantità d’acqua che si eroga sul prato, anche in base al clima esterno, cercando di non bagnare eccessivamente le zone sabbiose o terrose. Ma questo è solo uno degli interventi indispensabili. Vediamo nello specifico come effettuare al meglio l’irrigazione del prato, avendo cura di utilizzare degli accorgimenti furbi, come l’utilizzo di impianti di recupero dell’acqua piovana a scopo irriguo.
Come eseguire l’irrigazione del prato a partire dalla stagione primaverile
Con le temperature che crescono, da aprile in poi, aumentano progressivamente le operazioni di irriguo per il prato. Si tratta di una pratica essenziale al fine di evitare l’essiccazione e l’ingiallimento dell’erba che fa apparire gli spazi outdoor trascurati. È bene ricordare, però che prima dell’innaffiatura, occorre tagliare il prato per dare modo all’erba di infoltirsi correttamente ed evitando, così, che si indebolisca.
Infatti, la pratica dell’irrigazione va a completamento di tutte le attività coinvolte nella manutenzione del prato. Una soluzione molto pratica e di facile realizzazione è quella di predisporre nel proprio giardino un impianto di irrigazione automatica. In questo modo, l’attivazione e la quantità di acqua saranno regolate alla perfezione, evitando anche il pericolo di dimenticarsene. Per quanto riguarda la programmazione del momento ideale, solitamente si prediligono le prime ore del mattino o la sera.
Impianti di recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione
L’importanza di dosare bene la quantità di acqua è dovuta anche al bisogno di preservare un bene così prezioso. L’attenzione crescente verso il tema della sostenibilità ambientale ha spinto in molti ad attrezzarsi con impianti di irrigazione che sfruttano l’acqua piovana. Infatti, le precipitazioni che si svolgono nel corso dell’anno possono essere raccolte e utilizzate per l’irrigazione del prato al posto dell’acqua potabile.
Nonostante in commercio esistano tante tipologie di serbatoi per lo stoccaggio dell’acqua piovana, è importante valutare le caratteristiche di ogni prodotto per orientarsi verso la scelta migliore in termini di qualità e ecosostenibilità. Dalla ricerca Telcom è nata la linea Pluvium: si tratta di serbatoi composti da resine termoplastiche 100% riciclabili, pensati per resistere perfettamente all’azione degli agenti atmosferici. Al loro interno sono dotati di un meccanismo di filtraggio e sono predisposti per ottimizzare la raccolta dell’acqua in discesa dai tubi pluviali.
Recuperare l’acqua piovana per l’irrigazione del prato grazie ai serbatoi Pluvium significa dunque in primo luogo, evitare sprechi di acqua potabile e in secondo luogo, avere a disposizione “acqua di qualità”. E’ bene sapere infatti che l’acqua piovana è naturalmente priva di calcare e di altri metalli. Terzo vantaggio, non certo per importanza, è la possibilità di contribuire ad alleggerire la rete di smaltimento fognario, aumentando l’efficienza dei sistemi di depurazione.
L’irrigazione del prato tramite gli impianti di raccolta dell’acqua piovana Pluvium dunque non è solo un buon metodo per poter contare sulla disponibilità di una riserva di acqua, ma anche per rispettare l’ambiente e prevenire lo spreco di una risorsa così importante.