Oli esausti da ristorazione: le regole per uno smaltimento corretto
- 16 Gennaio 2020
- Posted by: Redazione
- Categoria: Ambiente
La frittura è sicuramente il metodo di cottura più utilizzato nella ristorazione. Per non parlare del fatto che ogni cosa se fritta ha un sapore molto più gustoso. Tuttavia bisogna considerare che, durante la frittura, l’olio utilizzato raggiunge una temperatura molto elevata, che modificando alcune proprietà organolettiche dell’olio stesso, lo rende dannoso per l’ambiente in caso di dispersione. Per questo l’olio esausto non può essere smaltito come un normale rifiuto alimentare, ma necessita di particolari attenzioni.
Perchè gli oli esausti non possono essere dispersi nell’ambiente
Proprio a causa delle sue proprietà l’olio esausto non può essere assolutamente sversato nelle condutture o nel terreno, in quanto contiene delle sostanze potenzialmente tossiche. Infatti è importante sottolineare che l’olio utilizzato per la frittura non è biodegradabile nè tantomeno organico. Di conseguenza, se versato negli scarichi potrebbe causare anche seri danni alle condutture. Per non parlare del fatto che, se disperso nel sottosuolo, può portare a delle serie conseguenze a livello ambientale. Infatti se viene sversato direttamente nel terreno, forma uno strato oleoso sottilissimo il quale impedirà il passaggio delle sostanze nutritive, come ad esempio ossigeno e acqua, indispensabili per la vita delle piante.
Per questo motivo è stata emessa una normativa (DPR n° 95 del 27 gennaio 92 modificato dal successivo DPR 392/96) che impone ai responsabili di un’attività di ristorazione, le modalità in cui questo tipo di rifiuto speciale deve essere smaltito. Tutti coloro i quali non si adeguano alla Legge per lo smaltimento degli oli esausti sono soggetti a sanzioni amministrative che possono andare dai 270 ai 1550 euro.
Come smaltire correttamente gli oli esausti
Secondo la legge attualmente in vigore nel nostro Paese, gli oli esausti devono essere raccolti in appositi contenitori. La loro caratteristica fondamentale è la resistenza che assicura e protegge da sversamente accidentali. Il contenuto di questi contenitori viene periodicamente ritirato dalle aziende autorizzate, le quali provvederanno ad indirizzare l’olio esausto alla sua eliminazione o al suo reciclaggio. Al momento del ritiro verrà compilato un modulo di identificazione del rifiuto speciale che lo seguirà in tutte le sue tappe. È bene ricordare che non solo le attività di ristorazione ma anche le stazioni di servizio o le officine sono tenute a smaltire correttamente gli oli esausti e a usufruire del servizio di raccolta in maniera del tutto gratuita.
Forse non tutti lo sanno, ma l’olio esausto nella maggior parte dei casi può essere riciclato. Da rifiuto a risorsa preziosa dunque! Esistono delle aziende specializzate nel trattare questi rifiuti secondo precise procedure di riciclo. Se ne ottengono diversi prodotti, come ad esempio la glicerina e il biodiesel, lubrificanti vegetali e addirittura saponi.